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Training courses — Faunalia - free and open source GIS
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Why choose our training courses? GIS analysis with QGIS. Geographic databases: PostgreSQL and PostGIS. How to create python plugins for QGIS. Faunalia is the company with the world’s largest experience in training courses about Open Source GIS, having realized more than 300 courses, seminars and workshops in Italian, English, Portuguese and French. With QGIS you can create 3D maps, ready for the web. Click on the images below to see an example:. Subscribe to the mailing list. Allow the access to the Euro...
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L'azienda - Net7
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Cultural heritage e Digital humanities. Semantic Web e Linked Open Data. Net7 nasce nel 2001. E si specializza subito come system integrator in ambiente Open Source. Nel 2004 dà vita, in collaborazione con il Dipartimento di Informatica dell’Università di Pisa, al Master in Gestione del Software Open Source, prima iniziativa universitaria italiana dedicata interamente al software a codice sorgente aperto. E delle Digital Humanities. E al mondo dell’ Open Data. Net7 S.r.l. - Via Marche, 10 - 5...Capitale ...
dolomitidibrentatrail.it
64km - 4.200m D+ - Dolomiti di Brenta Trail
http://www.dolomitidibrentatrail.it/percorsi/64km
Il brenta tutto d'un fiato. Dolomiti di Brenta Trail. 45km - 2.850m D. 64km - 4.200m D. I rifugi del Brenta. DUV - Statistiche di ultramaratona. 64km - 4.200m D. 64km - 4.200m D. Il Dolomiti di Brenta Trail parte dalla splendida spiaggia del lago di Molveno. Si raggiunge così in breve via Lungo Lago che si percorre per qualche centinaio di metri sino ad intersecare la SS 421, si svolta a destra ed in discesa si raggiunge il ponte che separa il lago di Molveno dal lago di Bior. Si attraversa la carreggiat...
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45km - 2.850m D+ - Dolomiti di Brenta Trail
http://www.dolomitidibrentatrail.it/percorsi/45km
Il brenta tutto d'un fiato. Dolomiti di Brenta Trail. 45km - 2.850m D. 64km - 4.200m D. I rifugi del Brenta. DUV - Statistiche di ultramaratona. 45km - 2.850m D. 45km - 2.850m D. Il Dolomiti di Brenta Trail parte dalla splendida spiaggia del lago di Molveno. Si raggiunge così in breve via Lungo Lago che si percorre per qualche centinaio di metri sino ad intersecare la SS 421, si svolta a destra ed in discesa si raggiunge il ponte che separa il lago di Molveno dal lago di Bior. Si attraversa la carreggiat...
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fortesomeda
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Il Forte di Soméda ( Sperre Moena. Fu realizzato nel 1899 allo scopo di controllare e bloccare la viabilità nella valle di San Pellegrino verso Moena in collegamento col Forte Dossaccio, posto sulla strada di Passo Rolle, con cui formava un unico blocco difensivo. L’armamento era composto da due obici da 150 mm M-80 in cupola girevole e da due cannoni da 120 mm M-96 su affusto girevole, localizzati al piano superiore; l'armamento secondario era costituito da quattro mitragliatrici M-93. Soméda è una picc...
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Col de le Palue: la prima linea italiana
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L'esigenza di disporre di un punto di osservazione sulle postazioni austriache di Fango. Indusse i Comandi italiani ad ordinare la conquista della quota 2262 denominata Busa d'Orso (Pas de l'Ors), localizzata a nord di Cima Juribrutto. Il 5 giugno 1915 una mezza compagnia del XXV Btg. Bersaglieri, dopo breve combattimento, raggiunse ed occupò la posizione che fu, successivamente, rinforzata con la costruzione di alcuni ricoveri in caverna sul costone del limitrofo Col de le Palue. Dati cartografici e con...
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fortedossaccio
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Il Forte Dossaccio ( Werk Dossaccio. Collocato topograficamente in Valle di Fiemme, costituiva il perno del sistema difensivo tra la Val di Travignolo (difesa da Forte Buso) e la Valle di San Pellegrino (difesa dal Forte di Someda. La guarnigione era composta da 7 ufficiali e 253 soldati ed era autonoma per quanto riguarda l’approvvigionamento idrico fornito da un bacino di raccolta per l’acqua piovana e da una condotta che prelevava l’acqua di scolo dei nevai. La fornitura di energia elettrica per l...
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Cima Bocche: il massacro della Brigata Tevere
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La conquista del caposaldo di Cima Bocche avrebbe consentito alle truppe italiane lo sfondamento della linea difensiva austriaca, spalancando le porte verso le Valli di Fiemme e di Fassa. Per questo, fin dalle prime settimane di guerra, si svolsero azioni esplorative. Fu nell’estate seguente, tuttavia che le truppe italiane tentarono a più riprese di impadronirsi del caposaldo di Cima Bocche, risalendo dal versante sud-est sotto il costante fuoco delle mitragliatrici austriache. Anche questo itinerario n...
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someda-osservatorio.html
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La guarnigione del Forte di Soméda. Oltre che nel forte stesso era alloggiata in una serie di ricoveri blindati lungo il rio San Pellegrino. Il forte era protetto ai fianchi da un sistema di trincee e postazioni collocate nelle rocce sovrastanti. Grazie ai lavori di ripristino e messa in sicurezza svolti dall’ Associazione Sul Fronte dei Ricordi. È possibile raggiungere con facilità la postazione osservatorio. Si imbocca il sentiero sulla sinistra che risale per ripide serpentine il bosco soprastante.
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